A tu per tu con gli alberi secolari di Villa Salina

A tu per tu con gli alberi secolari di Villa Salina

Una delle insegnanti che ha partecipato al progetto educativo nell’ambito di “Classi per L’Ambiente”, organizzato dal nostro circolo in collaborazione con il circolo Legambiente SettaSamoggiaReno, ci ha inviato le sue impressioni. La ringraziamo per la cortesia e ve le proponiamo.

Il 29 settembre con la mia classe, la terza A della scuola primaria Filippo Bassi, costituita da 23 bambini, abbiamo aderito al progetto di Legambiente “Ma chi l’ha detto che i monumenti sono solo di pietra?” che si poneva la finalità di far conoscere agli alunni gli alberi monumentali presenti nel territorio comunale e, nello specifico, gli esemplari  presenti nel parco di Villa Salina a Primo Maggio ( Castel Maggiore).

La visita guidata ha suscitato subito la curiosità e l’interesse dei bambini, i quali hanno da sempre un rapporto privilegiato con la natura e infatti- sollecitati dall’esperto di Legambiente – hanno osservato  attivamente cortecce e cavità, cercato semi, calcolato l’altezza degli alberi con i bastoncini che trovavano per terra, hanno ascoltato spiegazioni e posto domande.

L’esperto ha risposto con grande professionalità a tutte le curiosità dei ragazzi e ha mostrato loro l’attrezzatura con cui questi alberi giganteschi vengono potati attraverso la pratica del tree-climbling.

Una mattinata trascorsa con il naso all’insù, che ha trovato il suo momento culminante nel grande abbraccio alla quercia secolare: tutti i bambini della classe hanno trovato posto attorno alla circonferenza del tronco e si sono adagiati sul muschio per sentire il “respiro della quercia”.

E’ stato un momento di grande coinvolgimento sia affettivo che sensoriale che ha entusiasmato sia i bambini che le maestre.

Una volta tornati in classe, alla domanda su cosa avessero maggiormente apprezzato, tutti i bambini hanno risposto “il grande abbraccio” e le risposte sul perchè questo abbraccio li avesse particolarmente colpiti avevano tutte un denominatore comune: la piacevolezza.

Qualcuno però ha dato una risposta diversa: “Mi sembrava di abbracciare il nonno, morbido e rugoso al tempo stesso”.

E’ stata sicuramente un’esperienza positiva per la classe, con molte ricadute didattiche multidisciplinari, che sento di consigliare vivamente ai miei colleghi insegnanti.

 

Maria Teresa Di Iacovo

Ed ecco un breve fotoracconto della giornata:

 

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