Comunicato Stampa – Biolchim: non è questo lo sviluppo che serve al territorio.

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COMUNICATO STAMPA

5 Maggio 2021

Biolchim: non è questo lo sviluppo che serve al territorio

Legambiente: “Stop al Consumo di Suolo, Sì all’innovazione, all’agricoltura biologica e ad un percorso realmente partecipato sul PUG dell’Unione Reno Galliera”

In merito alla manifestazione di interesse ad insediarsi in territorio di San Giorgio di Piano presentata dalla Biolchim S.p.A., Legambiente evidenzia molteplici significative criticità, legate alla pianificazione e gestione del territorio e alla strategicità economica.

Un’idea di sviluppo sbagliata e che pone il progetto in aperta contraddizione con inderogabili scelte che le emergenze ambientali ci chiamano a compiere in direzione di scelte urbanistiche ed economiche alleate e non nemiche dell’ambiente.

Sbagliata nel merito, per la sottrazione di ettari di suolo agricolo ed il tipo di produzione rivolta ad un’agricoltura tutt’altro che green, sbagliata nel metodo, in quanto la possibile localizzazione di una industria chimica a ridosso di un centro abitato dovrebbe prevedere una discussione strutturata con i cittadini e un’approfondita e realmente partecipata valutazione di area vasta all’interno del percorso che porterà alla redazione del futuro PUG.

E’ impensabile continuare con il modello di sviluppo che ci ha portato al collasso ambientale.

Legambiente esprime tutta la propria contrarietà all’insediamento di Biolchim in un’area che già soffre per una qualità dell’aria fra le peggiori in Europa e che nel territorio dell’Unione Reno Galliera ospita già 4 dei 18 stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante dell’area metropolitana di Bologna.

Occorre fermare il consumo di suolo, attrarre attività realmente innovative e valorizzare la vocazione agricola dei nostri territori, rilanciandola in chiave moderna, sana e rispettosa dell’ambiente .

In queste settimane è iniziato, nei Comuni della Reno Galliera, un percorso partecipato per la definizione del Piano Urbanistico Generale (PUG), legato all’introduzione della nuova legge urbanistica: è una occasione decisiva per ridiscutere le scelte di pianificazione precedenti.

Il mondo è molto cambiato, una diversa consapevolezza ambientale si sta facendo strada: ci sono gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di gas serra (-55% al 2030), i Comuni hanno adottato piani ambientali (PAESC) con obiettivi ambiziosi. Invitiamo il Comune di San Giorgio a fermare l’iter autorizzativo legato alle manifestazioni di interesse e ad inserirle nella più ampia discussione del PUG.

Legambiente si batterà perché gli ettari di campagna restino tali e ritornino definitivamente agricoli nel nuovo PUG, mentre le attività produttive potranno utilizzare i siti dismessi per il loro sviluppo attuando la rigenerazione urbana e il recupero edilizio, previsti nella legge urbanistica regionale ma rimasti sulla carta.

Per questo, invitiamo tutti i Comuni a dotarsi di una banca dati delle aree dismesse, già urbanizzate, ma sotto utilizzate o non utilizzate del tutto: si tratta di uno strumento già attivo in Piemonte e Lombardia e proposto anche in Emilia-Romagna da Legambiente nella fase di confronto sulla legge urbanistica regionale.

Per Legambiente non basta salvaguardare il suolo agricolo, è necessaria una svolta decisa verso un’agricoltura attenta all’ambiente, sostenibile, biologica. E’ evidente che l’uso della chimica (fertilizzanti e antiparassitari) dovrà necessariamente ridursi molto rispetto all’attuale agricoltura intensiva che domina le nostre campagne. Ci sono esempi interessanti di aziende chimiche che stanno sviluppando prodotti proprio per andare in questa direzione. Purtroppo, dalle informazioni in nostro possesso, i prodotti della azienda che vuole insediarsi a Stiatico servono per i tradizionali metodi di coltivazione: così facendo danneggiamo la Food Valley emiliana, che invece è una delle direttrici fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio.

E’ il tempo dell’innovazione e del coraggio, il territorio dell’Unione Reno Galliera ha tutti gli ingredienti per divenire un distretto del biologico di eccellenza: prodotti DOP, la presenza di un hub di logistica intermodale all’Interporto, la vicinanza con una fiera fra le più importanti in Italia, una apprezzata facoltà di agraria presso UNIBO.

I fondi europei del Next Generation EU – conclude Legambiente – devono stimolare la creatività, che i nostri territori hanno sempre dimostrato di avere, perché l’ambiente sia il valore aggiunto delle prossime iniziative : abbiamo pochi anni per scegliere se avere un futuro migliore oppure non averlo affatto.

 Circolo Legambiente Pianura Nord Bologna – APS

Per info

Tel: 370 1323.576

Email: legambiente@pianuranord.bo.it – PEC:legambiente@pec.pianuranord.bo.it

 

 

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