Comuni Ricicloni 2016, i risultati nel bolognese

Comuni Ricicloni 2016, i risultati nel bolognese

Risultati eccezionali nei Comuni virtuosi, ma ancora troppa disparità tra territori.

Tra le cose belle che vogliamo ricordare del nostro 2016 c’è anche l’appuntamento, ormai tradizionale, con la premiazione della nona edizione di “Comuni Ricicloni dell’Emilia-Romagna”, quelli che si sono distinti in modo peculiare per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani nel rispetto delle normative di legge in materia.

Si è tenuto all’inizio del mese a Bologna il convegno conclusivo e la contestuale assegnazione dei riconoscimenti, nell’ambito dell’edizione regionale della storica iniziativa nata nel 1994 a livello nazionale. Nel corso della mattinata, oltre alla premiazione dei Comuni modello nella gestione rifiuti, è stato approfondito il tema legato all’avvio della tariffazione puntuale, che da indicazione del Piano Rifiuti Regionale sarà obbligatorio attivare in tutti i Comuni della Regione entro la fine del 2020. Sono inoltre stati presentati alcuni brevi video che raccontano delle buone pratiche di riduzione rifiuti, acquisti verdi nella pubblica amministrazione e tariffazione puntuale.

Purtroppo registriamo ancora una volta che, per quanto riguarda i rifiuti mandati a smaltimento da parte dei comuni capoluogo, resta storicamente indietro Bologna, che non riesce a fare il salto di qualità richiesto; una svolta che consentirebbe di aumentare i risultati di raccolta differenziata e contemporaneamente ridurre lo smaltimento pro capite dell’intera Regione che significa anche diminuire la necessità di impianti di smaltimento come discariche ed inceneritori.

Tra i premiati nella categoria dei Comuni sopra i 25.000 abitanti troviamo che il secondo posto per il minor quantitativo di rifiuti totali smaltiti è stato fatto registrare da Casalecchio Reno (BO). Confermato anche il primo posto di San Giovanni in Persiceto (BO) per la maggior percentuale di raccolta differenziata.

Per altre informazioni su tutto il territorio regionale e per visionare il rapporto completo rimandiamo all’articolo presente sul sito Legambiente Emilia Romagna.

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